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Carta dei Servizi
LA PUNTUALITA': un bene per tutti
Le visite in studio, al fine di ridurre il più possibile i disagi derivanti da eccessive attese in sala d'aspetto, con conseguente rischio di contrarre malattie, vengono effettuate su appuntamento. Essere puntuali significa: rispettare il vostro pediatra, i genitori e tutti i bambini !!
VISITE: non abusare nelle richieste e non arrivare senza appuntamento
Tutti possono contattare il proprio pediatra, ma a volte i genitori scambiano per problemi quelli che sono situazioni banali oppure richiedono visite più spesso di quanto non sia necessario. Questo può creare difficoltà nella gestione dell'ambulatorio: l'eccesivo numero di bambini da visitare o l'arrivo in studio senza appuntamento, determina grossi problemi (con il rischio di non riuscire a visitare chi ne ha veramente bisogno). E meglio sentire il pediatra (o la sua infermiera , o la sua segretaria) per telefono, prima di correre in studio.
IL TELEFONO: saperlo usare
Il pediatra passa molto tempo del suo lavoro al telefono: tutti voi sapete che strumento importante sia. Ma ricordate quando chiamate che ci sono centinaia e centinaia di altri genitori oltre a voi. Per questo quando telefonate siate brevi, dite le cose essenziali, abbiate carta e penna pronti. Chiamate se è possibile nelle fasce orarie previste, in modo da non interrompere continuamente la visita.
RICHIESTE DI ANALISI: lasciamo decidere al medico
Può prescrivere un po' di analisi al bambino? E' una richiesta sbagliata. Fare esami a un bambino sano, non ha senso. Si richiedono esami, accertamenti, visite specialistiche , perchè sono utili per arrivare ad una diagnosi quando si sospetta una malattia.
CERTIFICATI E RICETTE: solo se necessari
Il pediatra si assume la responsabilità di quello che certifica. Ecco perchè non trascrive mai volentieri prescrizioni richieste da altri medici, se non pienamente condivise, e delle quali potrebbe rendere conto alla sua ASL.
SALA D'ASPETTO E AMBULATORIO: non affollatela
Quante volte il genitore si fa accompagnare in studio da nonni, zii, amici, baby sitter, fratellini. Risultato: sale d'aspetto super affollate, rumore, chiasso, confusione, telefonini che squillano. Tutto ciò rende il lavoro del vostro pediatra molto difficile. Fatevi accompagnare solo dalle persone che vi possono essere realmente utili.
LA FEBBRE: imparare a gestirla
La febbre non è una malattia, ma una difesa naturale del corpo.
Se i sintomi sono lievi e poco disturbanti, se il bambino ha più di un anno di età, se il bimbo è comunque reattivo e gioca, si può attendere almeno 24-48 ore prima di portare il bambino dal pediatra (aspettare spesso utile perchè si riesce a capire meglio il quadro clinico, si riesce a "vedere quale malattia è in incubazione"). Cominciate ad usare la medicina che il vostro pediatra vi consiglia.
Se invece vi sembra che ci siano sintomi diversi, o che il bambino stia male chiamate il vostro pediatra. Ricordatevi inoltre che un bambino febbrile può essere spostato senza problemi.
PRONTO SOCCORSO: non andare per cose banali
Il Pronto Soccorso serve per le urgenze, andare per le cose banali non fa altro che creare problemi di affollamento: lunghe code, con altrettanti lunghi tempi di attesa.
E' vero lo studio del pediatra non è aperto 24 ore al giorno, ma a volte attendere è utile per capire meglio che malattia c'èin incubazione.
Lasciamo il Pronto Soccorso e l'Ospedale per le vere urgenze.
Le visite in studio, al fine di ridurre il più possibile i disagi derivanti da eccessive attese in sala d'aspetto, con conseguente rischio di contrarre malattie, vengono effettuate su appuntamento. Essere puntuali significa: rispettare il vostro pediatra, i genitori e tutti i bambini !!
VISITE: non abusare nelle richieste e non arrivare senza appuntamento
Tutti possono contattare il proprio pediatra, ma a volte i genitori scambiano per problemi quelli che sono situazioni banali oppure richiedono visite più spesso di quanto non sia necessario. Questo può creare difficoltà nella gestione dell'ambulatorio: l'eccesivo numero di bambini da visitare o l'arrivo in studio senza appuntamento, determina grossi problemi (con il rischio di non riuscire a visitare chi ne ha veramente bisogno). E meglio sentire il pediatra (o la sua infermiera , o la sua segretaria) per telefono, prima di correre in studio.
IL TELEFONO: saperlo usare
Il pediatra passa molto tempo del suo lavoro al telefono: tutti voi sapete che strumento importante sia. Ma ricordate quando chiamate che ci sono centinaia e centinaia di altri genitori oltre a voi. Per questo quando telefonate siate brevi, dite le cose essenziali, abbiate carta e penna pronti. Chiamate se è possibile nelle fasce orarie previste, in modo da non interrompere continuamente la visita.
RICHIESTE DI ANALISI: lasciamo decidere al medico
Può prescrivere un po' di analisi al bambino? E' una richiesta sbagliata. Fare esami a un bambino sano, non ha senso. Si richiedono esami, accertamenti, visite specialistiche , perchè sono utili per arrivare ad una diagnosi quando si sospetta una malattia.
CERTIFICATI E RICETTE: solo se necessari
Il pediatra si assume la responsabilità di quello che certifica. Ecco perchè non trascrive mai volentieri prescrizioni richieste da altri medici, se non pienamente condivise, e delle quali potrebbe rendere conto alla sua ASL.
SALA D'ASPETTO E AMBULATORIO: non affollatela
Quante volte il genitore si fa accompagnare in studio da nonni, zii, amici, baby sitter, fratellini. Risultato: sale d'aspetto super affollate, rumore, chiasso, confusione, telefonini che squillano. Tutto ciò rende il lavoro del vostro pediatra molto difficile. Fatevi accompagnare solo dalle persone che vi possono essere realmente utili.
LA FEBBRE: imparare a gestirla
La febbre non è una malattia, ma una difesa naturale del corpo.
Se i sintomi sono lievi e poco disturbanti, se il bambino ha più di un anno di età, se il bimbo è comunque reattivo e gioca, si può attendere almeno 24-48 ore prima di portare il bambino dal pediatra (aspettare spesso utile perchè si riesce a capire meglio il quadro clinico, si riesce a "vedere quale malattia è in incubazione"). Cominciate ad usare la medicina che il vostro pediatra vi consiglia.
Se invece vi sembra che ci siano sintomi diversi, o che il bambino stia male chiamate il vostro pediatra. Ricordatevi inoltre che un bambino febbrile può essere spostato senza problemi.
PRONTO SOCCORSO: non andare per cose banali
Il Pronto Soccorso serve per le urgenze, andare per le cose banali non fa altro che creare problemi di affollamento: lunghe code, con altrettanti lunghi tempi di attesa.
E' vero lo studio del pediatra non è aperto 24 ore al giorno, ma a volte attendere è utile per capire meglio che malattia c'èin incubazione.
Lasciamo il Pronto Soccorso e l'Ospedale per le vere urgenze.